Rayuela: cinquant'anni a giocare col mondo.



Ma l'amore, quella parola...

Scansando i gruppi di turisti dai piedi massacrati, i negozi di souvenir in serie, i cliché, le visite guidate, le fotografie dei baci, il traffico impazzito e la corsa frenetica dentro e fuori il métro, allora può capitare per un istante di capire perché questa città continui ad essere il luogo dove veder passeggiare la Maga, per le strade percorse da rigagnoli d'acqua che diventano dei piccoli torrenti, oppure su uno dei ponti che guarda lo scorrere del grande fiume.


Pont des Arts


Un appuntamento senza orario né luogo dell'incontro, a piedi, lungo i boulevard, oppure tra le salite e le discese dei viottoli senza luce. Perdersi ancora una volta per provare quella sensazione unica che  trasmette la ricerca forsennata di una spalla, di un passo o di una voce, ed immediatamente ricomporre tutti i pezzi mancanti, individuando un solo, semplice dettaglio.

C'è voluto un libro così vivo e denso per restituire alle parole il senso che avevano perduto. E tutti i personaggi, gli oggetti, le strade di Parigi, diventano lo strumento per passare uno strofinaccio gigantesco sull'argenteria del linguaggio. Le orecchie sulle pagine tengono il segno di tutte quelle volte che la patina è stata rimossa dalle impronte dell'abitudine, difficile poter citare in modo efficace senza aggiungere qualcosa e poi ancora qualcosa. Sembra non sia mai esistita una bocca finché non abbiamo scoperto come un dito sappia disegnarla e così quel gioco degli occhi ravvicinati che si incrociano non ci era mai parso tanto speciale fino ad allora. Il jazz, raccontato e trascritto su carta, le parole e i pensieri di chi è ubriaco, una confusione spesso straniante, che appena prima di trovare il nostro scoraggiamento, agguanta e fa risalire in superficie il palombaro del lavandino, perduto tra le sue profondità e armato di uno scafandro inespugnabile per affrontare gli abissi di un sogno. 



Il gioco del mondo ha una geometria particolare, ridefinisce lo spazio rinchiudendolo tra pochi quadrati tracciati col gesso. Il bello di questo gioco, quando si calpesta una riga durante il salto, è poter tornare indietro e ricominciare, un privilegio insegnato dai bambini e dal loro modo unico di imparare. Rayuela è un libro fatto di tanti salti. Il primo è quello che serve a superare lo scetticismo e la paura di fronte ad un racconto che regala al lettore così tanta libertà. Si può scegliere un percorso, si può cambiare, si può provare a seguire l'ordine riassunto all'inizio dallo stesso scrittore, ma le combinazioni possono essere davvero innumerevoli.


Rue de Nevers


E alla fine non basta una città,  ne serve un'altra, per curare la febbre e cercare di non impazzire totalmente. Continuando a cercare, per le strade o in un'altra persona, sospesi su un asse di legno nel vuoto tra due case, con in mano un sacchetto di chiodi e del mate. E poi non basta nemmeno questo, c'è spazio per gli appunti e le ricerche di Morelli, per le lettere che reclamano la scarsità di farfalle, i pensieri dei filosofi e le strofe di una canzone sugli innamorati che non hanno bisogno del mare. Non si può raccontare tutto questo, anche se tanto spesso è stato citato, spolpato con le dita e sminuzzato in aforismi. Non si sintettizza, non si afferra, è il sogno di una balena maestosa che si tuffa facendosi scorgere solo per giocare col nostro stupore. Questo libro sa difendersi benissimo, si mantiene pronto per chi ha intenzione di sfidare se stesso lanciando il proprio sassolino sul mondo. 

l'arco che si affaccia sul Quai de Conti


Sono passati cinquant'anni dalla pubblicazione del libro di Julio Cortázar, e attaccare le sue parole ai muri della città, ripercorrendo quasi tutti i luoghi del romanzo, è stato un modo come un altro per ribadire la bellezza di questo gioco.  

Per far sì che l'amore non finisca in una figurina o in una romanza senza parole. 
Ma l'amore, quella parola...  


Pont Neuf



(I ritratti di Cortázar sono stati realizzati da moltitudo).

Rue de l'Estrapade

Rue Saint Jacques

Rue de l'Hirondelle

Rue Monge

Rue de la Huchette

Boulevard Saint Michel
Rue Thouin
Rue Vaneau

Quai des Célestins

Quai de la Mégisserie

Rue de Babylone
Louvre
Tour Saint Jacques

Vert Galant

Alessio MacFlynn

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hoy vi el poster al comienzo del pont des arts. En verdad es un proyecto hermoso. Me alegra encontrarme al gran cronopio. Gracias.

MacFlynn ha detto...

Estamos felices de que te haya gustado!

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